Il ritocco fotografico (anche fotoritocco) è l’insieme dei procedimenti che portano alla modifica di una fotografia, a scopo di migliorarne l’estetica, modificare il soggetto, eliminare o aggiungere particolari. I procedimenti, le metodologie, i risultati e le abilità in gioco variano molto se si ha a che fare con un supporto digitale o con un supporto analogico.
i intende l’insieme di tecniche utilizzate per migliorare le fotografie partendo sia dai negativi sia dalle stampe. Le tecniche implicano notevoli doti artistiche e possono prevedere il rimodellamento delle forme e dei colori. Il fotoritocco tradizionale utilizza procedimenti chimici sia per esaltare e rendere più brillanti i colori sia per bilanciare il contrasto e la brillantezza della fotografia.
Si intende il processo digitale per cui vengono sistemate, modificate, montate, le immagini tramite programmi di elaborazione digitale delle immagini. Ormai sono moltissimi i fotografi professionisti che utilizzano il digitale per migliorare le proprie immagini. Se un tempo, infatti si faceva largo uso di filtri meccanici applicati agli obiettivi delle macchine fotografiche, o si ricorreva a particolari tipi di sviluppo delle immagini per raggiungere risultati particolari, adesso capita sempre più spesso che si utilizzino software di post produzione digitale per creare effetti che un tempo erano costosissimi e molto complicati da realizzare.
Uno dei programmi di fotoritocco più conosciuti sul mercato è Adobe Photoshop, ormai divenuto uno standard nell’ambiente. Il software libero più usato è The GIMP.[4] Anche il software gratuito online Picnik era molto usato, per la comodità e l’accessibilità. La figura professionale del grafico digitale in grado di operare minuziosi ritocchi fotografici digitali è sempre più indispensabile nei campi della fotografia, della pubblicità, dell’editoria.
La manipolazione fotografica risale ad alcune delle prime fotografie catturate su vetro e lastre di latta durante il XIX secolo. La pratica iniziò non molto tempo dopo la creazione della prima fotografia (1825) di Joseph Nicéphore Niépce che sviluppò l’eliografia e realizzò la prima stampa fotografica da una lastra da stampa fotoincisa. Le stampe fotografiche tradizionali possono essere modificate utilizzando vari metodi e tecniche che implicano la manipolazione direttamente sulla stampa, come il ritocco con inchiostro, vernice, aerografo o graffiatura delle Polaroid durante lo sviluppo (Polaroid art).
I negativi possono essere manipolati mentre sono ancora nella fotocamera utilizzando tecniche di doppia esposizione o in camera oscura mettendo insieme foto o negativi. Alcune manipolazioni della camera oscura hanno coinvolto tecniche come lo sbiancamento per schiarire ad arte o completamente sbiadite parti della fotografia, o la colorazione manuale per scopi estetici o per imitare un dipinto d’arte.
Un primo esempio di manomissione è stato nei primi anni 1860, quando una foto è stata alterata usando il corpo di un ritratto di John C. Calhoun e la testa di Lincoln da un famoso ritratto seduto di Mathew Brady, lo stesso ritratto che è stato la base per il banconota da cinque dollari Lincoln originale. Un altro è esemplificato nel Prints and Photographs Online Catalogue della Biblioteca del Congresso in cui espone una fotografia manipolata della guerra civile americana del generale Ulysses S. Grant in posa a cavallo di fronte alle sue truppe a City Point, in Virginia.
Nel XX secolo, il ritocco digitale è diventato disponibile con i computer Quantel che eseguono Paintbox in ambienti professionali, che, insieme ad altri pacchetti contemporanei, sono stati efficacemente sostituiti nel mercato da software di editing.
Non solo le foto vengono manipolate da professionisti per i media, ma anche con l’ascesa dei social media, tutti hanno facile accesso per modificare le foto che pubblicano online. Sono state create innumerevoli applicazioni per telefoni cellulari come Facetune per consentire agli utenti di smartphone di modificare le immagini personali. Queste applicazioni consentono alle persone di modificare praticamente ogni aspetto di se stessi nella foto.
La manipolazione delle foto è stata utilizzata nella pubblicità per spot televisivi e riviste per rendere i loro prodotti o la persona un aspetto migliore e più attraente di come appaiono nella realtà. Alcuni trucchi che vengono usati con la manipolazione delle foto per la pubblicità sono come le false strigliature con l’eye-liner, usando la colla bianca al posto del latte o usando il deodorante per far sembrare le verdure lucide
La manipolazione delle foto è stata utilizzata per ingannare o persuadere gli spettatori o migliorare la narrazione e l’espressione di sé. Joseph Stalin ha utilizzato per esempio il ritocco fotografico per scopi di propaganda